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Idratazione e alcalinizzazione
  • Data:
  • 23 agosto 2013
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La BIA-ACC di Biotekna è una macchina che utilizzo per verificare il grado di idratazione delle nostre cellule. Esse devono contenere la giusta quantità di magnesio e potassio, che portano al loro interno molecole di acqua.

Se siamo carenti di questi minerali, o se siamo infiammati, aumentano il sodio e l’acqua extra-cellulari ed iniziano i sintomi della disidratazione (crampi, mialgia, gonfiore diffuso, ecc.).

Un’alimentazione ricca di proteine e carboidrati acidificanti, e povera di frutta e verdura (alimenti alcalinizzanti a PRAL negativo, vedi tabella) crea un accumulo di tossine e radicali acidi nello spazio extra-cellulare.

Per questo motivo la carne, la pasta e tutti gli alimenti acidificanti (a PRAL positivo) devono essere sempre accompagnati da frutta e verdura, che alcalinizzano e idratano.

Alcuni frutti, come il limone e gli agrumi in generale, pur avendo un succo acido, producono nell’organismo una reazione alcalina.

Per questo motivo consiglio di bere spesso acqua e limone durante la giornata, anche per lo stimolo energetico della vitamina C e del citrato in esso contenuto.

L’alcalinizzazione è importantissima per prevenire i tumori, che si sviluppano in ambiente acido, e per la prevenzione dell’osteoporosi.

I formaggi e lo yogurt, spesso decantati per l’alto contenuto di calcio, hanno un elevato PRAL che li rende fortemente acidificanti.
Per tamponare tale acidità del sangue, l’organismo mobilita il calcio delle ossa, peggiorando così la prognosi dell’osteoporosi (il PRAL del parmiggiano è altissimo, quindi molto acido!!).

Frutta, verdura, sesamo, crucifere, pesci, sono alimenti ricchi di calcio, molto più utili in caso di decalcificazione, in aggiunta a 40 minuti di camminata alla luce del sole tutti i giorni.

Il sole attiva la vitamina D, protettiva delle ossa.

 

CHE ACQUA BERE?

Purtroppo l’acqua del rubinetto, spesso ricca di cloro e sali di calcio difficilmente assimilabili, non è consigliabile nel caso si vogliano favorire idratazione e drenaggio delle tossine.

Vi consiglio di leggere bene l’etichetta delle bottiglie di acqua minerale:

  • il residuo fisso a 180° dovrebbe essere il più basso possibile (<100 mg/L, come le acque Levissima, Sant’Anna, Plose).
  • la temperatura alla sorgente dovrebbe essere molto bassa (intorno ai 5° C), perché questo significa che l’acqua sgorga ad altitudini elevate.
  • i livelli di nitrati e nitriti dovrebbero essere bassissimi (molto vicini allo 0).
  • il PH deve essere intorno a 7. Valori intorno a 6 possono risultare troppo acidificanti.

Preferite la bottiglia in vetro, perché la plastica può cedere disfenoli e contenere batteri.